SoftBank e OpenAI hanno annunciato la costituzione della joint venture SB OAI Japan, con una partecipazione paritetica al 50-50. L’obiettivo è localizzare e commercializzare la tecnologia AI aziendale di OpenAI in Giappone.
Il primo prodotto della joint venture si chiama “Crystal Intelligence”, descritto come una soluzione AI confezionata per le imprese, focalizzata sulla governance e sulle operazioni intelligenti.
Il primo cliente di SB OAI Japan è SoftBank stessa, che prevede di implementare Crystal Intelligence in tutto il gruppo per testarlo, ottimizzarlo e quindi trasferire l’esperienza ad altre aziende giapponesi.
Secondo SoftBank, tutti i dipendenti del gruppo “utilizzano attivamente l’IA nel loro lavoro quotidiano” e hanno già creato 2,5 milioni di versioni personalizzate di ChatGPT per scopi interni.
Questa partnership è vista come il passo successivo nella strategia AI a ciclo chiuso di SoftBank, in cui il flusso di denaro investito in OpenAI ritorna attraverso la joint venture, creando un “circolo di profitto autoalimentato”.
SoftBank si è anche impegnata a investire decine di miliardi di dollari in infrastrutture AI e data center in Giappone, al fine di rafforzare la posizione della nazione nel campo dell’IA generativa e del cloud computing di nuova generazione.
Tuttavia, gli analisti avvertono che questa ondata di investimenti sta riproponendo la “bolla dot-com”: valutazioni eccessive, modelli di profitto non chiari e una velocità di spesa che supera la capacità di recupero del capitale.
📌 SoftBank e OpenAI hanno annunciato la creazione della joint venture SB OAI Japan, con una partecipazione paritetica al 50-50. L’obiettivo è localizzare e commercializzare la tecnologia AI aziendale di OpenAI in Giappone. Il primo prodotto della joint venture si chiama “Crystal Intelligence”, una soluzione AI confezionata per le imprese focalizzata su governance e operazioni intelligenti. Il primo cliente di SB OAI Japan è SoftBank. Questa è la strategia AI a ciclo chiuso di SoftBank, in cui il denaro investito in OpenAI ritorna attraverso la joint venture, creando un “circolo di profitto autoalimentato”.

