- Le storie di Lim Yi Ping (Singapore) e Mylene Cabalona (Filippine) illustrano chiaramente i due lati dell’ondata di IA: coloro che apprendono nuove competenze possono avanzare rapidamente, mentre i lavoratori tradizionali affrontano il rischio di essere sostituiti.
- Un rapporto IDC–UiPath (8/2025) mostra che l’86% delle aziende del Sud-est asiatico adotterà “agenti” di IA entro 12 mesi, il doppio rispetto al 2024. Tuttavia, la capacità di IA nella regione è estremamente sbilanciata:
- Singapore ha 3,5 professionisti IA ogni 1.000 lavoratori;
- Malesia: 0,5;
- Filippine, Thailandia, Indonesia, Vietnam: solo 0,2.
- Kearney (2020) ha stimato che l’IA potrebbe contribuire con 1.000 miliardi di dollari al PIL della regione entro il 2030, ma attualmente Singapore attrae 8,4 miliardi di dollari di capitale di investimento in IA – pari al 75% dell’intero blocco ASEAN, mentre l’Indonesia si avvicina solo ai 2 miliardi di dollari, e Vietnam, Malesia, Thailandia sono a livelli molto bassi.
- Il settore più vulnerabile è quello dei servizi e del BPO (Business Process Outsourcing): 164 milioni di lavoratori (57% della forza lavoro regionale) potrebbero essere colpiti, specialmente nelle Filippine, dove l’industria BPO, valutata 35 miliardi di dollari (8% del PIL), sta iniziando a tagliare il personale.
- A Singapore, l’impatto viene “assorbito” meglio grazie a un sistema di riqualificazione flessibile. DBS Bank prevede di tagliare 4.000 posti di lavoro a contratto ma di crearne 1.000 legati all’IA in tre anni.
- La disparità è evidente anche negli investimenti in infrastrutture IA:
- Singapore, Thailandia, Malesia hanno ricevuto oltre 30 miliardi di dollari nella prima metà del 2024 per data center;
- Le nazioni meno sviluppate incontrano difficoltà a causa di infrastrutture digitali deboli e della mancanza di competenze digitali.
- Ciononostante, l’IA apre opportunità anche nell’agricoltura: agricoltori thailandesi come Jamras Inpuek utilizzano l’IA per prevedere le precipitazioni, aumentando la produttività fino al 20%, a dimostrazione del potenziale per migliorare i mezzi di sussistenza se la tecnologia viene accessibile correttamente.
- Per colmare il divario, l’ASEAN ha emanato:
- L’Accordo Quadro sull’Economia Digitale (DEFA, 2023) – promuovendo il commercio digitale, potenzialmente raddoppiando il valore dell’economia digitale a 2.000 miliardi di dollari entro il 2030;
- La Roadmap per l’IA Responsabile (2025–2030) – guidando l’uso responsabile dell’IA.
- Singapore è all’avanguardia con Sea-Lion – un Modello Linguistico di Grande Dimensione (LLM) da 70 milioni di dollari, che supporta 13 lingue del Sud-est asiatico, aiutando a localizzare la tecnologia e a ridurre la dipendenza dai modelli USA-Cina.
📌 L’IA sta alimentando la disuguaglianza all’interno dell’ASEAN: i paesi ricchi di competenze, dati e infrastrutture come Singapore stanno avanzando più velocemente, mentre Filippine, Vietnam e Indonesia affrontano il rischio di perdita di posti di lavoro e di rimanere indietro. Tuttavia, se iniziative regionali come l’Accordo Quadro sull’Economia Digitale e la Roadmap per l’IA Responsabile 2025-2030 saranno attuate efficacemente, l’ASEAN avrà ancora la possibilità di trasformare la divisione in cooperazione – trasformando il “Divario IA” in un “Ponte IA” per entrare insieme in un’era di economia digitale più equa.
