• Durante la sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della scorsa settimana, gli Stati Uniti si sono scontrati con molti leader mondiali rifiutando gli appelli per una supervisione globale dell’IA. Michael Kratsios, Direttore dell’Ufficio per la Politica Scientifica e Tecnologica degli Stati Uniti, ha dichiarato: “Rifiutiamo categoricamente qualsiasi tentativo da parte delle organizzazioni internazionali di imporre un controllo centralizzato e una governance globale sull’IA”.
  • Kratsios ha sottolineato che il futuro dell’IA non risiede nella “gestione burocratica”, ma nell’indipendenza e nella sovranità delle nazioni.
  • Il Presidente Donald Trump, nel suo discorso all’Assemblea Generale, ha affermato che gli Stati Uniti saranno all’avanguardia nella costruzione di un sistema di verifica dell’IA per la Convenzione sulle Armi Biologiche. Ha considerato l’IA sia un “grande strumento” che un “potenziale pericolo”.
  • Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha riaffermato il sostegno alla cooperazione con le “nazioni che condividono gli stessi valori”, ma si è opposto agli sforzi internazionali che potrebbero ostacolare l’innovazione e aumentare l’influenza dei regimi autoritari.
  • Al contrario, l’ONU ha lanciato il Dialogo Globale sulla Governance dell’IA – il primo meccanismo di dialogo globale sull’IA, volto a “gettare le basi per un ecosistema globale dell’IA” (secondo il Segretario Generale António Guterres). Il premio Nobel Daron Acemoglu ha avvertito che l’IA è “la più grande minaccia che l’umanità abbia mai affrontato”.
  • L’Inviato delle Nazioni Unite Amandeep Singh Gill ha ribattuto, sostenendo che la prospettiva degli Stati Uniti “fraintendeva” il ruolo dell’ONU. Ha detto che non si trattava di “ottenere una governance dall’alto verso il basso”, ma di una piattaforma per la cooperazione tra le nazioni.
  • La Cina ha sostenuto il ruolo centrale dell’ONU nella governance dell’IA, chiedendo un “ambiente equo, aperto, anti-unilaterale e protettivo”.
  • Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez ha anche sottolineato la necessità di coordinare una visione comune sull’IA a livello globale, con l’ONU come forum legittimo per raggiungere il consenso.
  • L’esperto Renan Araujo (Institute for AI Policy and Strategy) ha osservato che gli Stati Uniti hanno avuto successo con le alleanze bilaterali, ma l’IA creerà sempre più sfide transfrontaliere, richiedendo una cooperazione più ampia.
  • L’anno scorso, l’ONU ha adottato il Patto Digitale Globale, ponendo le basi per il dialogo sull’IA e istituendo un consiglio scientifico internazionale per valutare l’IA. La prima riunione plenaria del Dialogo Globale si terrà a Ginevra nell’estate del 2026, in concomitanza con la conferenza AI for Good.

📌 Durante la sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della scorsa settimana, gli Stati Uniti si sono scontrati con molti leader mondiali rifiutando gli appelli per una supervisione globale dell’IA, sottolineando la sovranità nazionale e l’innovazione. Il Presidente Donald Trump, nel suo discorso all’Assemblea Generale, ha affermato che gli Stati Uniti saranno all’avanguardia nella costruzione di un sistema di verifica dell’IA per la Convenzione sulle Armi Biologiche. Ha considerato l’IA sia un “grande strumento” che un “potenziale pericolo”. Nel frattempo, Cina, Spagna e molti altri paesi hanno sostenuto il ruolo centrale dell’ONU. Questa opposizione segnala una lotta politica globale sull’IA sempre più intensa, poiché l’IA promette grandi contributi ma nasconde anche rischi transfrontalieri.

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